
Nidros è uno dei personaggi “Nara” dei racconti che scrivo. E’ un giovane uomo che per molto tempo si è chiesto come fosse la sua civiltà prima dell’avvento dell’Alleanza. Dopo essere entrato nei servizi segreti, ha avuto accesso ai documenti antichi, ma i testi non erano di facile comprensione, poiché scritti in una lingua ormai dimenticata, che solo gli anziani utilizzavano per discorrere solamente tra di loro. Inoltre non poteva capire le implicazioni sociali di ciò che riusciva a tradurre, poiché la maggior parte di esse non esisteva più, nel mondo in cui il giovane era cresciuto.
Nidros viene messo di fronte ad una decisione difficile da prendere, eppure, nonostante i dubbi e la programmazione a cui è stato sottoposto fin dalla nascita, riesce a fare quella che a mio parere è la scelta giusta.
Quando ho delineato il personaggio, onestamente non ricordavo il colore dei capelli. Le scene in cui lo sognavo erano molto veloci e non prestavo attenzione ai dettagli. Tra l’altro non sono brava a ricordare i colori, e, dato che la maggior parte dei nati artificialmente era di incarnato scuro/ambrato e capelli biondi, ho pensato erroneamente che li avesse di una tonalità simile. Mi sbagliavo! Poco tempo dopo aver pubblicato la descrizione in un romanzo, l’ho sognato in modo particolareggiato, e mi sono accorta che aveva i capelli scuri. La luce era artificiale, ma sembravano addirittura neri. Ho deciso quindi di illustrarlo con una tonalità simile.